Ho letto un articolo che ipotizzava che la gran parte dell’attività online provenga da persone che sono in bagno.
Non c’è nessuna prova statistica che lo dimostri, ma la “Toilet Theory” (così è stata definita) è un’iperbole che racconta come un’enorme fetta di utenti utilizzi i social mentre sta facendo tutt’altro.
Quante volte abbiamo dato una scrollatina al feed mentre eravamo in coda al supermercato?
Quante volte abbiamo letto dei commenti mentre aspettavamo l’ascensore?
Ma è normalissimo: i social, oltre a connettere le persone, hanno sempre avuto come scopo principale quello di intrattenere e riempire i nostri momenti di noia.
Questa modalità “riempimento del tempo” però porta a fare anche una riflessione sulle modalità di utilizzo dei social stessi.
Se diamo un’occhiata ai social per 10 secondi mentre siamo in coda al semaforo e poi molliamo immediatamente il telefono non appena diventa verde, è chiaro che l’impegno che mettiamo nella “partecipazione” online non può che essere pressoché zero.
D’altra parte però anche nei momenti in cui abbiamo più tempo da dedicarci in realtà non mettiamo tutto questo impegno: siamo pieni di cose da fare, pieni di stimoli, pieni di scelte.
La sensazione è un po’ quella che provavamo da bambini entrando in un negozio di giocattoli: in ogni angolo c’era qualcosa che ci piaceva, e allora guardavamo sognanti a destra e a sinistra in preda all’entusiasmo, balzando eccitati da una corsia all’altra.
E questo imbarazzo della scelta ce l’abbiamo ancora oggi, all’ennesima potenza.
Sappiamo che sui social, su TUTTI i social, possiamo scrollare all’infinito e avere contenuti illimitati: se però siamo consapevoli di non avere limiti, tendiamo a non dedicare la giusta attenzione a ciò che stiamo facendo.
È per questo che, quando siamo in bagno con il telefono carico e il Wi-Fi collegato, ci trasformiamo in un buco nero che assorbe i contenuti, ma lo fa con superficialità, confermando quindi la Toilet Theory.
C’è però anche l’altro lato della medaglia: mentre noi fruiamo i contenuti, c’è qualcuno che inevitabilmente li crea.
E quali sono i contenuti che ci attirano di più?
Quelli che usano immagini d’impatto, che hanno delle parole chiave che colpiscono la nostra attenzione, che in generale “bucano lo schermo” e ci attirano lì dove non riescono gli altri contenuti.
Chi li crea lo sa bene: negli anni infatti la ricerca dell’attenzione degli utenti si è fatta sempre più spasmodica, tanto da veder nascere la tecnica del clickbaiting come strumento definitivo per attrarre i click di un’utenza ancora poco abituata a titoli sensazionalistici.
Questo vortice poi non ha fatto altro che degenerare, come spesso accade online, con contenuti sempre più estremi, titoli sempre più esagerati, video sempre più brevi, perfetti per un pubblico sempre più pieno di impegni e di stimoli, disposto a perdere sempre meno tempo guardando un singolo contenuto.
Questa newsletter nasce proprio per questo, per creare un posto per me e per voi dove rallentare un po’, per dedicare più tempo ai contenuti e ai concetti senza la necessità di titoli assurdi e di essere costantemente di corsa per vedere cosa si cela dietro il prossimo scroll.
E dopo un anno di tempo non posso che essere fiero di ciò che Edamame è diventata.
In primo luogo perché sono felice di condividere con voi ciò che ho imparato riguardo il digitale in questi anni e raccontarvi l’evoluzione dei social vista dai miei occhi.
In secondo luogo perché questa newsletter fa parte di un percorso personale in cui ho deciso di rallentare un po’: per scrivere ogni articolo, e anche per trovare le idee giuste, quest’anno ho letto una grandissima quantità di articoli, di interviste, guardato video e approfondimenti… che banalmente non avrei mai fatto se non per poi parlarne qua.
Quindi grazie per il supporto che mi date ogni volta che esce una nuova news, lo fate un po’ per voi e molto per me.
E in realtà va bene anche se la leggete mentre siete in bagno, dato che state dedicando del tempo a qualcosa di meglio rispetto allo scrolling infinito di TikTok.
Toilet Theory sì, ma di qualità.
Grazie ancora per seguire questa newsletter, ci sentiamo il prossimo giovedì :)
PS: se ti piace metti un cuoricino qui sotto!
Ho perso il "tuo" compleanno per un giorno soltanto... Auguri, ad ogni modo, anche se in ritardo: fanno sempre comodo😄
Grazie a te Mattia per i tuoi contenuti di qualita'! Edamame e' diventata la mia lettura fissa del giovedi', un modo per staccare da una routine a volte molto drenante e per ridare prospettiva a tante cose.
Continua cosi'!