Mi chiedo spesso se sia sano lasciarsi turbare continuamente. Sembra quasi che, a volte, si vada alla ricerca di post, articoli o commenti con il solo scopo di indignarsi, di riflettere con rabbia, di sentirsi dalla parte giusta.
Come se avessi bisogno di arrabbiarmi con qualcuno o qualcosa per dare senso a certe ingiustizie, per cercare risposte a eventi abominevoli e incomprensibili che accadono nel mondo.
Ma mi chiedo anche: ha davvero senso esporsi così tanto, ogni giorno? Non sarebbe meglio, ogni tanto, proteggersi, evitare certi contenuti che finiscono solo per rovinare la giornata?
Dov’è il limite tra l’essere informati e il lasciarsi sopraffare? Quanto è fondamentale conoscere tutto ciò che accade, se questo significa vivere in uno stato costante di turbamento?
Come insegni tu: è proprio quello che cercano di fare i big con il nuovo tipo di informazione.
Il mio turbamento derivava dal fatto che i post li avevo pubblicati io e ho raggiunto persone molto lontane dalla mia bolla, che hanno sfogato la loro rabbia sociale nei commenti. Poi sì, il tuo suggerimento di cercare di stare alla larga dai contenuti "non costruttivi" ha sicuramente senso.
sono di quelli che ero partito (anni da fa) d’accordo con il woke e il politically correct.
Poi ho visto derive che mi hanno lasciato perplesso (per usare un eufemismo).
Non è possibile che uno debba pensare ad ogni gruppo, preferenza, orientamento, stile di vita/alimentare/religione/colore di pelle ecc. ecc. prima di aprire bocca anche per fare una battuta o scrivere un commento.
Perché?
Perché rende ulteriormente complessa la realtà e più grigia la vita.
Ma le minoranze?
In tutto il mondo e in tutte le culture ci sono sempre state minoranze di qualcosa.
Ho paura che questo estremismo (ci può essere una via di mezzo?) sia una delle cause (non la sola, non la principale, forse), per cui le sinistre sono in affanno in tutto il mondo (e loro sicuramente nel concreto sono quelle più interessate a salvaguardare e rispettare le minoranze e l’inclusività).
Se il 50% O più delle persone non vuole o non è d’accordo con una cosa, non bisogna trovare altre vie?
Ciao Mattia. Davvero grazie. Hai raccolto moltissimi pensieri che mi frullano per la mente da un po'.
Sono uno studente di quinta liceo scientifico, appassionato di sport (davvero appassionato) e sto sentendo tantissimo la differenza rispetto ai miei coetanei, persi in un mondo dell'apparenza di cui ormai nessuno si rende più conto.
Sto cercando di diffondere un po' il mio pensiero, ho tenuto una conferenza nella mia scuola riguardo alll'intelligenza artificiale e l'infocrazia che ne deriva e sto scrivendo un qualcosa riguardo alle bolle di interesse personale e appunto al mondo dell'apparenza.
Sarà una conferenza alla notte bianca della mia scuola, e mi piacerebbe (ci provo) invitarti.
Questo pezzo mi ha fatto venire voglia di alzare la mano e dire “presente”.
Presente quando dici che la realtà non è il nostro giardinetto, presente quando parli di chi preferisce disconnettersi per non sentire troppo.
È vero, fa paura stare nelle cose, soprattutto quando fanno rumore. Ma è anche l’unico modo per capire chi siamo e da che parte vogliamo stare.
E se perfino Musk in diretta sembra un ragazzino in cerca di approvazione, forse è il caso di rimettere un po’ di umanità al centro. Grazie per averlo scritto.
è un bellissimo intervento, che condivido..ti chiedo però una cosa, ho visto il video di Musk che citi. Purtroppo anche il video stesso è in realtà un montaggio, se noti non si capisce mai bene in quanto tempo (o in quante sessioni?) gli arrivino questi insulti, tra cui però ci sono persone/troll che scrivono anche altro, tipo Israel killed JFK, etc. - quello che voglio dirti è che al di là del tuo sicuramente sensato storytelling sul fatto che Musk si sia ad un certo punto disconnesso perchè stufo o perchè deluso dalla reazione avuta dal pubblico, esiste anche la possibilità che lui lo abbia fatto perchè aveva altro di meglio da fare, e che non si fosse minimamente dispiaciuto per questa ondata. voglio dire a parte il montaggio, ormai i video sono soggetti a tutte le interpretazioni che vogliamo metterci dentro - in più fra poco con l'avvento della AI, basicamente non potremo più fidarci dei video. so che questo messaggio non offre soluzioni, ma ti volevo lo stesso chiedere cosa ne pensi, forse @tsulu alla fine ha ragione quando dice che il modo migliore oggi per avere una vita sana, è disconnettersi - e quindi la tua più grande paura potrebbe essere invece "rimanere connesso a qualcosa che non saprò mai se è reale".
Mi chiedo spesso se sia sano lasciarsi turbare continuamente. Sembra quasi che, a volte, si vada alla ricerca di post, articoli o commenti con il solo scopo di indignarsi, di riflettere con rabbia, di sentirsi dalla parte giusta.
Come se avessi bisogno di arrabbiarmi con qualcuno o qualcosa per dare senso a certe ingiustizie, per cercare risposte a eventi abominevoli e incomprensibili che accadono nel mondo.
Ma mi chiedo anche: ha davvero senso esporsi così tanto, ogni giorno? Non sarebbe meglio, ogni tanto, proteggersi, evitare certi contenuti che finiscono solo per rovinare la giornata?
Dov’è il limite tra l’essere informati e il lasciarsi sopraffare? Quanto è fondamentale conoscere tutto ciò che accade, se questo significa vivere in uno stato costante di turbamento?
Come insegni tu: è proprio quello che cercano di fare i big con il nuovo tipo di informazione.
Il mio turbamento derivava dal fatto che i post li avevo pubblicati io e ho raggiunto persone molto lontane dalla mia bolla, che hanno sfogato la loro rabbia sociale nei commenti. Poi sì, il tuo suggerimento di cercare di stare alla larga dai contenuti "non costruttivi" ha sicuramente senso.
Bravo Mattia, le tue riflessioni sono molto puntuali e iIlluminanti
Grazie per condividere le tue intelligenti riflessioni. Magari ci fossero più persone come te!
Ottimo.Condivido 100%
Ottime riflessioni.
Non potrei essere più d'accordo. Bravo Mattia.
Ciao,
sono di quelli che ero partito (anni da fa) d’accordo con il woke e il politically correct.
Poi ho visto derive che mi hanno lasciato perplesso (per usare un eufemismo).
Non è possibile che uno debba pensare ad ogni gruppo, preferenza, orientamento, stile di vita/alimentare/religione/colore di pelle ecc. ecc. prima di aprire bocca anche per fare una battuta o scrivere un commento.
Perché?
Perché rende ulteriormente complessa la realtà e più grigia la vita.
Ma le minoranze?
In tutto il mondo e in tutte le culture ci sono sempre state minoranze di qualcosa.
Ho paura che questo estremismo (ci può essere una via di mezzo?) sia una delle cause (non la sola, non la principale, forse), per cui le sinistre sono in affanno in tutto il mondo (e loro sicuramente nel concreto sono quelle più interessate a salvaguardare e rispettare le minoranze e l’inclusività).
Se il 50% O più delle persone non vuole o non è d’accordo con una cosa, non bisogna trovare altre vie?
La democrazia vale solo quando fa comodo a noi?
Saluti
Paolo
Ciao Mattia. Davvero grazie. Hai raccolto moltissimi pensieri che mi frullano per la mente da un po'.
Sono uno studente di quinta liceo scientifico, appassionato di sport (davvero appassionato) e sto sentendo tantissimo la differenza rispetto ai miei coetanei, persi in un mondo dell'apparenza di cui ormai nessuno si rende più conto.
Sto cercando di diffondere un po' il mio pensiero, ho tenuto una conferenza nella mia scuola riguardo alll'intelligenza artificiale e l'infocrazia che ne deriva e sto scrivendo un qualcosa riguardo alle bolle di interesse personale e appunto al mondo dell'apparenza.
Sarà una conferenza alla notte bianca della mia scuola, e mi piacerebbe (ci provo) invitarti.
Grazie
Ciao Tommaso, grazie mille, e in bocca al lupo!
Inoltrato e condiviso a più non posso perché in ogni paragrafo mi parte l'applauso. Grazie grazie grazie per dar voce a ciò che molti di noi pensano
Grazie di cuore Valentina 🙏
Questo pezzo mi ha fatto venire voglia di alzare la mano e dire “presente”.
Presente quando dici che la realtà non è il nostro giardinetto, presente quando parli di chi preferisce disconnettersi per non sentire troppo.
È vero, fa paura stare nelle cose, soprattutto quando fanno rumore. Ma è anche l’unico modo per capire chi siamo e da che parte vogliamo stare.
E se perfino Musk in diretta sembra un ragazzino in cerca di approvazione, forse è il caso di rimettere un po’ di umanità al centro. Grazie per averlo scritto.
Grazie a te 🙏
è un bellissimo intervento, che condivido..ti chiedo però una cosa, ho visto il video di Musk che citi. Purtroppo anche il video stesso è in realtà un montaggio, se noti non si capisce mai bene in quanto tempo (o in quante sessioni?) gli arrivino questi insulti, tra cui però ci sono persone/troll che scrivono anche altro, tipo Israel killed JFK, etc. - quello che voglio dirti è che al di là del tuo sicuramente sensato storytelling sul fatto che Musk si sia ad un certo punto disconnesso perchè stufo o perchè deluso dalla reazione avuta dal pubblico, esiste anche la possibilità che lui lo abbia fatto perchè aveva altro di meglio da fare, e che non si fosse minimamente dispiaciuto per questa ondata. voglio dire a parte il montaggio, ormai i video sono soggetti a tutte le interpretazioni che vogliamo metterci dentro - in più fra poco con l'avvento della AI, basicamente non potremo più fidarci dei video. so che questo messaggio non offre soluzioni, ma ti volevo lo stesso chiedere cosa ne pensi, forse @tsulu alla fine ha ragione quando dice che il modo migliore oggi per avere una vita sana, è disconnettersi - e quindi la tua più grande paura potrebbe essere invece "rimanere connesso a qualcosa che non saprò mai se è reale".