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Adriano's avatar

Le tua Newsletter sono sempre una piacevole pausa ed un'interessante "food for thought". Nel tempo mi sono disiscritto da decine di Newsletter, ma la tua rimane sempre un bell'appuntamento! Continua così!!

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Mattia Marangon's avatar

Grazie mille Adriano 🙏

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Jean29's avatar

Davvero complimenti hai centrato il punto focale di questo cambiamento epocale che stiamo vivendo soprattutto in termini di comunicazione. Non sapevo di Spotify e di ciò che ha fatto Auroro, che stimo e seguo perché abbiamo amici in comune. Grazie per il post ed hai anche ragione sul fatto che … “fa caldo” 😊

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Mattia Marangon's avatar

Grazie mille 🙏

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Mariapia Petrone's avatar

Non è solo interessante quello che hai descritto (🤗 ciao Mattia) è del tutto intelligente

Non accettare le "variazioni di contesto, di misura di accettazione, di criteri in generale è come a dire "stop all'evoluzione: ci puoi provare se proprio ci credi ma è più probabile che smetti di esistere tu anziché tutto il resto che, intanto, è cambiato, si è evoluto et c. et c.

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Gabriele Anello's avatar

C'è un famoso video di Cartoni Morti che riassume bene la dissonanza di cui parli. Finché si pagano le tasse, il resto non conta.

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Roberto's avatar

Per me illuminante riguardo ad un mondo che non conosco perché trovo poco attrattivo, ma che esiste ed evidentemente risponde a qualche esigenza personale o di ‘mercato’.

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enrico zanieri's avatar

questa newsletter avrei voluto averla scritta io. Interessantissimo spunto e punto di vista. Bravo Mattia!

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Mattia Marangon's avatar

Grazie Enrico!!

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Erikaconlakappa's avatar

Bravissimo! Tutti dovrebbero leggere questa newsletter

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Davide Manuelli's avatar

Io credo che la tua riflessione sia leggermente fuori fuoco: quello della influencer/tiltoker è un lavoro a tutti gli effetti, ed è sempre più chiaro quanto sia impegnativa la generazione di content su base quotidiana. Il fatto è che, come professione, si inserisce esattamente all'interno della definizione di "duro lavoro", non si colloca al di furi di essa. È il suo aggiornamento del XXI secolo.

Ho appena letto l'ultimo numero di un'altra newsletter, "Il lato oscuro dei social network", che riprende la stessa tua riflessione, ma atrraverso il filtro anche della classe sociale. Vale la pena di leggerlo, anche perché ti cita (è un mezzo dissing). Sarebbe interessante sapere cosa ne pensi.

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Arianna's avatar

Ho letto con interesse il tuo articolo, ma ho un'altra opinione. Queste/i influencer che emergono sono l'1% di altri milioni che ci provano e non riescono a raggiungere questi risultati. L'eccezione non conferma la regola per cui questo sarà un nuovo modo di lavorare. E' solo il modo di una risicatissima minoranza di persone. Il contesto spesso è viziato dal fatto che queste persone partono già avvantaggiate economicamente per cui si possono permettere un certo tipo di viaggi o acquisti con cui animano i loro reels, dispongono di risorse economiche (E TEMPO) a cui la maggior parte delle persone non ha accesso. Il caso Ferragni a mio avviso è emblematico di come funziona quel mondo, costruito su relazioni effimere che possono svanire da un giorno all'altro lasciandoti a terra. Inoltre i bilanci delle due società della Ferragni non mi pareva proprio avessero numeri stratosferici come invece si lasciava intendere. Certo, il fallimento può capitare per tutti i modelli di business ma, a causa della visibilità che hanno queste persone, mi sembra che sia più difficile per loro poi riprendersi.

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Mattia Marangon's avatar

I temi che sollevi sono tutti ragionevoli e sensati, ma in qualche modo hai sottolineato ciò che già avevo scritto io. "È il modo di lavorare di una risicatissima minoranza di persone": esatto! Proprio per questo, in molti non capiscono questo "lavoro alternativo" e si ritrovano a commentare e insultare ciò che nemmeno comprendono.

Il punto del mio pezzo è raccontare questa realtà differente, non per schierarmi dalla loro parte, ma per condannare la shitstorm che hanno ricevuto e promuovere un modo diverso di vivere i social: se non ti piace qualcosa, non perdere tempo a commentare. Semplicemente passa oltre. Se tutti facessimo così, le meccaniche cambierebbero e i modelli che non ci piacciono sparirebbero.

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