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Aug 29·edited Aug 29Liked by Mattia Marangon

Sul tema lavoro, si potrebbe dibattere per una vita intera, personalmente cerco di trovare il positivo anche in questo: come Sisifo, mi compiaccio delle braccia e spalle cresciute a forza di spingere, ma è davvero l'accontentarsi la soluzione? Scegliere il male minore è frutto di una visione soggettiva o del nostro contesto sociale?

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Tema noia: mi sono trovato proprio durante queste ferie a rendermi conto che mi sto rincretinendo di reel e sto lavorando su alternative, tipo (dico una cosa forte) tornare a leggere: il problema vero, nel mio caso, è la perdita di concentrazione e trovo assurdo che si sia arrivati a consigliare "metti il video a schermo intero, così non ti distrai", la deriva di tutto ciò è davvero tragica moralmente.

Ciao ragazzo, welcome back

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Per il lavoro è una presa di coscienza necessaria per sopravvivere, anche perché non c'è alternativa.

Per la noia invece gli stimoli costanti che riceviamo dai social sono assolutamente deleteri e capiremo i danni che stanno facendo a noi e ai più giovani solo tra un po' di anni. Nel frattempo provare a migliorare le nostre abitudini è l'unica cosa che ci resta.

Oggi va così, un po' catastrofista.

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Aug 30Liked by Mattia Marangon

Sisifo rivisto in questo modo dà speranza e coraggio per poter andare avanti perseverando. In effetti capita nella vita di tutti i giorni di dover ripetere la stessa azione. Se la vediamo come costante miglioramento e approfondimento di un’azione, penso che la ripetizione ci dia modo di migliorare e non di venir travolti nella routine alienante che può scaturirne.

Per la noia si anche a me capita. Difatti se voglio leggere o guardare un film spengo il telefono e risolvo il problema

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